La prostata è un’importante ghiandola appartenente all’apparato riproduttivo maschile. Ha il compito principale di produrre ed emettere il liquido prostatico, costituente fondamentale dello sperma.
Il liquido prostatico nutre e veicola gli spermatozoi prodotti dai testicoli, facilitandone la mobilità e vitalità.
Seppur studiata a fondo, la comunità medico scientifica non ha ancora ben compreso i meccanismi fisiopatologici presenti dietro le più comuni problematiche che interessano questa ghiandola. Molti uomini infatti presentano nell’arco della loro vita, alterazioni più o meno gravi che destano preoccupazioni oltre che fastidi.
La più comune problematica a carico della prostata è sicuramente l’infiammazione acuta o cronica denominata prostatite, in altri casi si va da un aumento delle dimensioni di tipo benigno e spesso legato all’età, al tumore di ben altra fattezza.
L’infiammazione della prostata è piuttosto comune e non è legata all’età del soggetto, non mancano infatti casi di prostatite in soggetti molto giovani (tra i 20 e 30 anni).
Le cause sono spesso da attribuirsi a infezioni batteriche (10% dei casi) o infiammazione abatterica (90% dei casi) derivanti da svariate fattori quali stile di vita stressante, abitudini sessuali scorrette, alimentazione, fumo, alcol, sedentarità.
Non esistono cure ben specifiche salvo gli antibiotici nel caso di presenza batterica e integratori, specialmente antiossidanti, in grado di ridurre nel tempo l’infiammazione e il volume aumentato.
Lo SPORT genera sicuramente importanti giovamenti a chi soffre di questo disturbo, ma non tutto effettivamente aiuta.
Data la posizione anatomica, fanno sicuramente bene attività di tipo aerobico quali la corsa, camminata, che non comportano eccessivi sforzi addominali e pelvici, il nuoto ed in generale tutti gli sport che migliorano la circolazione pelvica, aiutando la decongesione.
Sono però da evitare in chi è sofferente ma anche a scopo preventivo in chi ne è predisposto, gli sport che prevedono una seduta, quali ciclismo e motociclismo.
Praticare quotidianamente attività motoria moderata e costante aiuta senz’altro a migliorare la sintomatologia e la salute di questa ghiandola, unitamente ad una sana alimentazione che non preveda sostanze irritanti (pepe, peperoncino, caffè, thè, cioccolato ecc.) ed uno stile di vita poco stressante.
Dott. Francesco De Cicco
Chinesiologo
KINESIS LAB ATHLETICS